Onorevoli Colleghi! - La legge 30 maggio 1989, n. 225, concernente il trasferimento della «Cinta magistrale», cioè della cinta muraria della città di Verona, dal demanio dello Stato al comune di Verona, non ha chiarito esplicitamente che tale trasferimento doveva avvenire a titolo completamente gratuito. Dai lavori preparatori di tale legge, si evince che l'intento del legislatore era, peraltro, quello di non addossare oneri per il trasferimento a carico del comune di Verona, che si è assunto la pesante spesa per il restauro della cinta muraria, essendo per tale finalità autorizzato dall'articolo 6 della legge citata a contrarre prestiti presso la Cassa depositi e prestiti.
      Tale mancato chiarimento della assoluta gratuità del trasferimento non ha pertanto consentito al comune di Verona di compiere quell'opera di conservazione e restauro della «Cinta magistrale» necessaria a preservarla dal degrado cui purtroppo è inevitabilmente soggetta.
      Non va peraltro sottaciuto come la cinta muraria, di grandissimo pregio artistico e architettonico, costituisca la cornice ideale per racchiudere i complessi monumentali della città di Verona che attirano, tutti gli anni, un numero crescente

 

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di visitatori italiani e stranieri che vengono nel nostro Paese, che, come è noto, racchiude circa il 60 per cento di tutti i beni artistici ed archeologici mondiali.
      La presente proposta di legge intende chiarire definitivamente i problemi finanziari lasciati irrisolti dalla legge n. 225 del 1989, Inoltre, la proposta di legge provvede a ridefinire la planimetria della «Cinta magistrale» rispetto a quanto disposto dall'allegato 1 annesso alla legge n. 225 del 1989, in quanto la previgente delimitazione mostrava delle evidenti lacune.
 

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